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Cos’è Idmatch

Idmatch, è un sistema di posizionamento in bicicletta estremamente efficace: basta che il ciclista si ponga davanti alla speciale telecamera 3D del sistema per le misurazioni preliminari e poi si metta a pedalare sul simulatore creato appositamente. Non servono marker o misurazioni, il sistema è in grado di individuare angoli e sezioni e osserva il comportamento durante la pedalata. In questo modo vengono corretti automaticamente i difetti di posizione e al ciclista viene dato il risultato preciso della sua posizione ideale:

  • Misure del telaio
  • Attacco manubrio
  • Arretramento della sella e delle pedivelle.




Come funziona il rilevamento 3d?

Al centro del sistema Idmatch si trova la stessa telecamera 3D impiegata nella realizzazione della Xbox di Microsoft.

Cosa può fare?

Le applicazioni di Idmatch sono notevoli. Avendo in archivio tutte le misure dei telai è possibile sapere quale possa essere la taglia ideale per ciascuno per ogni marca. Il sistema Idmatch era partito per l’individuazione della sella corretta (l’azienda Ergoview deriva direttamente da Selle Italia) ed ora ha rivelato il progetto complessivo che comprende tutta la posizione in bicicletta.
Grazie al sistema idmatch, è possibile individuare la taglia della propria sella ideale con assoluta precisione garantendo a ogni soggetto la seduta più corretta, ovvero con le ossa ischiatiche che appoggiano nella parte posteriore della sella, dove la larghezza è massima e dove si raggiunge il più elevato comfort e la migliore funzionalità durante la pedalata.

Gli errori comuni nella regolazione della sella

Sella troppo alta

Come evidenziato dai dati raccolti dal sistema uno degli errori che più frequentemente si osserva tra i ciclisti amatoriali, riguarda l’eccessiva altezza della sella.

Alzare troppo la posizione della sella è spesso una moda “estetica”, in quanto la bicicletta con un reggisella molto esteso è considerata più “elegante” e armonica, ma non dimentichiamo che non stiamo parlando di un’opera d’arte da esporre, bensì di un mezzo tecnico da utilizzare per esprimere una prestazione.

Da uno studio condotto su di un campione di 270 ciclisti, che dichiaravano di soffrire di dolori da iper-pressione sulla sella, nonostante avessero provato modelli differenti, si è osservato che il 79% adottava una posizione della sella troppo alta rispetto alle proprie caratteristiche anatomo-funzionali.

In questi casi, in pratica, il soggetto in pratica non è in grado di compiere una rivoluzione completa della pedalata, e quindi deve compensare in altri modi, dando origine ai problemi.

Sella troppo in avanti

Nello specifico di questa ricerca, più del 70% dei ciclisti presi in esame, ha adottato una posizione troppo avanzata della sella, per ridurre la distanza tra la seduta e i pedali. Cercare di rimediare ad un errore con un altro errore non è però la soluzione giusta, ovviamente. Infatti nel caso analizzato la sofferenza dei soggetti risultava accentuata, principalmente a causa della fuoriuscita delle tuberosità ischiatiche dal piano della seduta, e alla conseguente invasione del naso della sella all’interno dell’arco ischiatico, dove decorrono vasi e nervi che devono essere preservati da qualsiasi pressione.

Riguardo a questo aspetto va anche evidenziato che negli ultimi anni, come “impostazione” generale, si è assistito a un progressivo scivolamento in avanti sulla sella, che ha portato la maggior parte dei ciclisti a sedersi così avanti da vanificare tutti gli effetti positivi di una sella della taglia ideale per le proprie misure.

Ricordiamo infine che adottare una posizione corretta in sella non aiuta soltanto a preservare la salute di vasi e nervi della regione perineale, ma favorisce anche la rotazione in avanti del bacino, riducendo così il sovraccarico lombare e aumentando il profilo aereodinamico del tronco.


© idmatch

L'importanza del BRP (Biomechanical Reference Point).
Dopo numerosi studi e rilevamenti su ciclisti, idmatch ha identificato un sistema scientifico di regolazione della sella valido per qualsiasi marchio o tipologia, che si basa su un punto di riferimento biomeccanico chiamato BRP (Biomechanical Reference Point).

Si tratta di una sorta di baricentro, ovvero della linea mediana in cui la sella raggiunge la larghezza di 70 mm, e costituisce il riferimento da cui misurare i parametri utili al montaggio della sella stessa (altezza, arretramento, distanza dal manubrio).

L’individuazione del BRP nasce dall’osservazione dell’atteggiamento dei ciclisti, da cui emerge una costante: la posizione di seduta di ogni ciclista è ad una distanza sempre uguale dal BRP.

Questa distanza è soggettiva, cioè differisce da ciclista a ciclista.

Da una serie di test effettuati sul campo, però, risulta che più del 60% dei ciclisti ha adottato una seduta troppo avanzata sulla sella, scaricando così il peso prevalentemente sulla sinfisi pubica e non sulle ossa ischiatiche, come invece dovrebbe accadere.

Ciò significa non solo vanificare il comfort che le selle potrebbero garantire, ma anche andare incontro all’eventualità di fastidi e disturbi nell’area pelvica.

Per aiutare i ciclisti a sedersi correttamente sulla sella, idmatch ha creato una linea di selle test che sulla copertina riportano disegnata la linea del BRP (Biomechanical Reference Point).